Nel mondo contemporaneo, la fotografia non è più soltanto un mezzo per catturare la realtà, ma si è evoluta in un linguaggio ibrido che unisce autenticità e arte digitale. Questa selezione di immagini abbraccia il potere dell’intelligenza artificiale, esplorando le immense possibilità creative che essa offre, sfidando al contempo le nostre percezioni di verità e realtà.
Parte delle fotografie esposte sono catturate fedelmente dalla realtà, altre sono modificate dall’AI, spingendo i confini di ciò che consideriamo “vero” e “reale”. In questo contesto si aprono domande profonde: cosa definiamo come realtà? È l’immagine che vediamo attraverso l’obiettivo della macchina fotografica o quella che un algoritmo rielabora e trasforma? La vera bellezza risiede nell’interpretazione, nell’emozione che un’immagine evoca, indipendentemente dalla sua origine.
Queste “INVASIONI SURREALI” sono un invito a osservare con più attenzione ciò che ci circonda e a riscoprire il piacere di soffermarsi sui dettagli. L’obiettivo non è solo sorprendere, ma anche stimolare una riflessione sulla nostra percezione delle immagini e sul modo in cui la realtà può essere distorta o arricchita dalla fantasia.
La mostra, intitolata “Invasioni Surreali e Riflessi di Verità”, nasce dal desiderio di stimolare una riflessione sulla nostra capacità di osservare. Ogni fotografia ritrae una scena urbana notturna apparentemente ordinaria, ma nasconde un elemento surreale, volutamente fuori posto: una giraffa che attraversa una strada, un gorilla seduto su una terrazza, una luna piena che non c’ è o delle stelle che avrebbero voluto esserci. Questi elementi non sono solo un invito a osservare con maggiore attenzione ciò che ci circonda, ma anche a riscoprire il valore dell’imperfezione e dell’imprevisto.
