Nel cuore di Brescia, città ricca di storia e cultura, sta per prendere vita un evento dedicato a uno dei più intensi interpreti del futurismo italiano: Michele Falanga. Organizzata dall’associazione culturale Flegone, la manifestazione offrirà ai visitatori la possibilità di immergersi in un universo artistico in cui modernità, memoria e rinascita si intrecciano con rara delicatezza.
Per due giorni, la mostra presenterà una selezione esclusiva di 25 opere pittoriche di Falanga, provenienti da collezioni private, associative e istituzionali. Ogni lavoro è stato scelto con attenzione per restituire l’essenza più autentica dell’artista e il suo profondo legame con i temi del dolore e della speranza. A impreziosire l’esposizione ci sarà anche un nucleo di manoscritti autografi che permetterà al pubblico di avvicinarsi alla dimensione più intima dell’autore, dove la parola scritta diventa chiave di accesso alla sua complessa sensibilità.
La vita di Falanga, segnata da momenti difficili e da sfide personali, ha alimentato una visione artistica unica. Il curatore dell’evento, Antonino Falanga Consoni, osserva come le opere del maestro nascano da un costante “dialogo tra memoria e speranza, dolore e desiderio di rinascita”.
Matteo Vanzan, autore di un pezzo critico, offre una lettura affascinante del suo linguaggio espressivo: “L’uso di materiali poveri, la dimensione intima, la delicatezza dei toni, tutto concorre a costruire un linguaggio che è insieme pittorico e spirituale”. Vanzan coglie con eleganza il profondo rapporto dell’artista con i materiali, evidenziando come ogni opera sia attraversata da “una vibrazione sottile, come se il colore fosse luce che affiora dal dentro”.
Uno dei momenti più attesi sarà la performance inaugurale che vedrà protagonista Davide Basoli, attore della scuola teatrale Area25 di Como. Basoli interpreterà alcune poesie di Falanga, creando un ponte emotivo tra parola e immagine, tra arte visiva e arte performativa. La poesia prenderà vita attraverso la sua voce intensa, offrendo al pubblico un’esperienza profondamente coinvolgente e multisensoriale.
Accanto alla mostra e alla performance, verrà proiettato il video “ME1780” di Luciano Giannone, un’opera che esplora i luoghi e gli spazi che hanno segnato la vita dell’artista, aggiungendo un ulteriore tassello al suo ritratto umano e creativo.
Questo evento si presenta dunque come un’occasione preziosa per conoscere da vicino non solo la figura di Michele Falanga, ma anche per riscoprire l’anima del futurismo italiano attraverso una prospettiva personale e toccante.
