Curatela: Margherita Magnino e Carolina Zani
Federico Garolla, nato a Napoli nel 1925, emerge come un luminare nella fotografia italiana dei decenni ’70 e ’80, guidando con maestria molti dei suoi colleghi. La sua visione rivoluzionaria dona un nuovo significato alla narrazione visiva, soprattutto attraverso la rappresentazione di personaggi celebri come attori teatrali, volti emergenti della televisione, modelli, e figure comuni della vita quotidiana, immersi in ambienti inconsueti e sorprendenti.
Garolla si distingue per aver introdotto l’alta moda nelle strade deserte al mattino presto e in altri contesti inusuali, creando una fusione suggestiva tra eleganza e realtà urbana. La sua estetica, caratterizzata da un insieme di dissonanze visive, contrasti estetici, e divisioni di classe, conferisce alle sue fotografie un’eleganza unica e uno stile sofisticato, in cui ogni dettaglio sembra essere orchestrato con cura.
Influenzato da maestri come Cartier-Bresson e Avedon, Garolla incarna un approccio che va oltre la semplice documentazione visiva, catturando l’essenza e lo spirito di un’epoca in continuo cambiamento. Le sue opere riflettono la vivacità e la complessità della società italiana del secondo dopoguerra, contribuendo a creare un’immagine di un’Italia in rapida trasformazione, pronta ad abbracciare un futuro dinamico e borghese.
Nonostante non sia stato un fotoreporter di guerra, Federico Garolla si distingue come un narratore raffinato della vita sociale e culturale del suo tempo, attraverso reportage per importanti pubblicazioni giornalistiche. Le sue fotografie, pubblicate su riviste di spicco come “Tempo” e “Epoca”, hanno svolto un ruolo significativo nel plasmare l’immaginario collettivo dell’Italia del dopoguerra, documentando l’ascesa dell’alta moda italiana, ritraendo figure chiave della cultura e del cinema, e narrando gli eventi salienti dell’epoca con uno sguardo sensibile alle realtà sociali del paese.
Federico Garolla appartiene a una nuova generazione di fotoreporter, insieme a figure come Patellani e Giancolombo, che hanno saputo unire eleganza e discrezione nel mondo dello spettacolo e della comunicazione. La mostra “Saper leggere il tempo” offre uno sguardo unico sul suo straordinario lavoro, anche grazie a una decina di inediti proveniente dall’Archivio Federico Garolla, presentando una selezione eccezionale di fotografie che catturano l’essenza e lo spirito di un’epoca.