Mostra conclusiva del progetto Embodying migration per minori stranieri non accompagnati.
L’evento rappresenta la conclusione di un percorso laboratoriale che ha coinvolto ventotto minori stranieri non accompagnati, che vivono in comunità sul territorio di competenza del Tribunale per i Minorenni di Brescia.
Il filo conduttore del progetto è stato il corpo umano, quale espressione del proprio vissuto e della propria storia personale. Ogni incontro si è concentrato su una parte del corpo (occhi, bocca, orecchie, mani, piedi, testa, cuore, anima e corpo) e, tramite laboratori e attività pratiche, ha consentito ai ragazzi di narrare, secondo le proprie sensibilità e volontà, il loro percorso migratorio – estremamente traumatico e disumano –, la famiglia che hanno lasciato e i propri sogni.
Il progetto è stato ideato e realizzato dalla Procura per i Minorenni di Brescia in collaborazione con i Servizi Sociali di Brescia, Bergamo e Cremona, la Comunità l’Alternativa (BS), la Comunità Nada (BG), il Progetto SAI di Cremona (Coop. Nazareth e Coop. Santegidio), la Coop. Alce Nero (MN), la Comunità Arci Porto Sicuro (CR) e la Fondazione Brescia Musei, con il prezioso sostegno del CFP Canossa di Brescia.
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Venerdì 6 giugno 2025
dalle ore 15:00 alle ore 16:00
Sala Danze – MOCA
ingresso con invito
PRESENTAZIONE
• Introduzione – Giuliana Tondina
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia
• L’organizzazione del progetto – Simone Nani
Tirocinante ex art. 73 presso la Procura per i Minorenni di Brescia
• Gli aspetti sociali – Lara Raffaini
Funzionaria di Politiche Sociali, Comune di Cremona
• Gli aspetti educativi – Cristina Chioda
Pedagogista, Coop. Sana per il Comune di Bergamo
• I ragazzi – Francesca Salmistraro – Miriam Ninno
Educatrici, Coop. Alce Nero, Mantova
– Debora Castiglione
Coordinatrice Comunità L’alternativa, Brescia
• L’esperienza dei tutori – Valeria Margaroli
Tutrìce Cremona
• I significati delle storie – Maria Chiara Rizzi
Psicologa, Servizi per l’accoglienza Cremona
Visione dei primi due episodi della serie Embodying Migration
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INAUGURAZIONE MOSTRA
I visitatori avranno la possibilità di immergersi nello spazio espositivo.
Un’esposizione potente che invita a guardare – ed ascoltare – da vicino.
Dal soffitto pendono frammenti: occhi, mani, piedi.
Parti di corpi che raccontano più di quanto le parole possano dire.
In sottofondo, i racconti veri di chi ha attraversato deserti, frontiere, mari e silenzi. Ogni parte del corpo diventa una memoria: gli occhi che hanno visto la guerra, i piedi che hanno camminato troppo.
Questa non è solo una mostra, è un incontro.
Con le vite e la forza di chi troppo presto ha dovuto diventare grande.
