Un dialogo sensibile e stratificato sul tempo della natura.
Attraverso gesti, materiali e forme che evocano ciclicità, trasformazione e memoria, le opere riflettono sul rapporto tra uomo e ambiente. Il contesto neoclassico del MO.CA, con la sua visione storica e idealizzata del paesaggio, funge da contrappunto alla complessità ecologica contemporanea. Le installazioni rispondono allo spazio esistente senza modificarlo, ma interagendo con le sue tracce simboliche e cromatiche.
Risi intreccia elementi botanici, simboli postali e riferimenti migratori per esplorare la relazione tra identità culturale e paesaggio, mentre Richard sperimenta con la riproduzione meccanica e le variazioni accidentali per interrogare le forme con cui la natura viene osservata e rappresentata. Insieme, costruiscono una narrazione visiva che invita il pubblico a ripensare il paesaggio come presenza viva, attiva e condivisa, capace di interrogare criticamente il nostro tempo.