Una lettera ritrovata a Laguna (Santa Catarina, nel sud del Brasile) nella casa della moglie desta la curiosità del narratore Marcelo Sola e diventa ispirazione per la storia protagonista di questo spettacolo. La storia di una donna, straniera e migrante, che ha girato il mondo combattendo per la libertà. Ana Maria de Jesus Ribeiro. Aninha do Bentao. O, per Giuseppe Garibaldi, semplicemente Anita. Da Aninha bambina che a Laguna, grazie al padre, ha imparato a domare i cavalli e sparare, fino alla Anita Garibaldi quale soldato italiano che ha combattuto per la Repubblica Romana. Lo spettacolo vuole correggere l’ingiustizia storica fatta al personaggio di Anita, conosciuta dagli italiani solo come la moglie di Giuseppe Garibaldi, ma che è stata in realtà autrice di ogni scelta della sua vita, oltre che una vera e propria eroina. Autore della drammaturgia è Claudio Simeone, mentre la lettera è letta in lingua originale (portoghese) dall’attrice brasiliana Sofia Abreu e accompagnata dalla musica originale di Marcelo Sola, interpretata anche da Laura Gatta e Aldo Bicelli. Curiosità di queste repliche è la mutevole “presenza di Anita”. In ogni replica, il ruolo della musa e presenza femminile è interpretato da una donna diversa; in questa replica sarà infatti Francesca Valenti a rappresentare la donna. Si tratta di un modo per omaggiare tutte le Anita del mondo e permettere loro di lasciarsi emozionare ed ispirare dalla sua storia.